Chi ha subito attacchi informatici con conseguenti danni economici e blocco delle attività, sa di cosa si parla e ha adottato le misure di sicurezza. Chi, fin'ora, non ha avuto tale esperienza si deve ritenere fortunato e non aspettare ad adottare le misure di protezione. Prevenire è meglio e più economico che curare.
Nel 2016, 26 mila sono le frodi creditizie, perpetrate tramite i furti di identità in Italia: prelievi fraudolenti con carta di credito, uso della carta di credito per pagamento in negozi o online e uso della falsa identità per effettuare attacchi informatici a terze parti facendo ricadere la responsabilità alla persona a cui è stata clonata l'identità.
L'attacco informatico può rendere indisponibili dati azienda e/o i sistemi informatici, con danno immediato relativo al blocco delle attività aziendali, danno, imprevedibile, conseguente all'uso fraudolento dei dati aziendali acquisiti in rete e perdita di immagine conseguente all'azione che questi dati possano essere usati per causare danni a terzi.
Le normative riguardanti la protezione dei dati (GDPR) e le comunicazioni prevedono che le aziende adottino sistemi di sicurezza per la protezione dei dati. In caso di violazione o in sede di verifiche ispettive, possono essere somministrate sanzioni fino al 4% del fatturato annuo, se l'azienda non può dimostrare di aver adottato le necessarie misure di sicurezza.